Claudia Marangoni – Destino
Puoi aver gettato monetine nelle fontane, incrociato dita, pregato al cielo ma se una cosa non è successa è perchè semplicemente non doveva succedere.
Puoi aver gettato monetine nelle fontane, incrociato dita, pregato al cielo ma se una cosa non è successa è perchè semplicemente non doveva succedere.
Non torna più, mi ha abbandonata. La felicità assaporata per un istante se n’è andata. Ma io sono qui, io l’aspetto. Il destino non mi farà questo dispetto!
È un sogno che si chiama libertà, che si chiama giustizia. E piangendo, bestemmiando e soffrendo noi possiamo solo rincorrerlo dicendo a noi stessi che quando una cosa non esiste la si inventa. Non è forse il destino degli uomini quello di inventare ciò che non esiste e battersi per un sogno?
Il tempo che avrebbe potuto essere è passato e adesso non conta più.
I ricordi tengono unito ciò che il destino ha ormai allontanato: momenti belli e divertenti, momenti di malinconia e tristezza, litigi, scherzi, amicizie che oramai non esistono più, gente troppo lontana fisicamente ma molto vicina col pensiero, con il ricordo. Di solito diamo tutta la colpa al nostro destino ma se avremmo avuto coraggio di fare o dire quella cosa forse non saremmo arrivati a ricordare e rimpiangere quel momento.
Scegliere un cammino significa abbandonare gli altri. Ma c’è una strada che si subisce fuori dalla nostra volontà, è la strada del giorno che lentamente arriva alla sua fine, il tramonto, e poi il mistero dei sogni, ma nulla si ferma, ogni fine è un inizio se non altro di un nuovo giorno.
Non potrò mai essere quello che non sono. Per fortuna.