Claudia Marangoni – Felicità
Non permettere mai che la tua felicità dipenda da qualcuno o da qualcosa che hai perso.
Non permettere mai che la tua felicità dipenda da qualcuno o da qualcosa che hai perso.
Non posso inventare la felicità, ma posso sognare che esista!
Se solo tu sapessi quello che mi passa per la testa, non oseresti parlarmi così, se solo tu sentissi solo un quarto di quello che sento io, ti lacrimerebbe il cuore.
Posso provare simpatia per i dolori delle persone, ma non per i loro piaceri: c’è qualcosa di curiosamente noioso nella felicità di qualcun altro.
La felicità, in quanto tale, dovrebbe sempre passare attraverso una fase di profondo dolore. In caso contrario assomiglia piuttosto a uno stato stuporoso, a una beata idiozia.
Abiti in quelle cellule della pelle che ricoprono il cuore. Non sono cellule qualunque quelle in cui vivi, sai? Sono quelle che te lo scaldano quando dentro senti freddo, solo tanto freddo e le stesse che ti fanno da corazza quando tutto va storto. Sono quelle che battono all’unisono con il cuore. Quelle che sfioro con la mano ogni volta che ti sento lontano e quelle che soffoco per averti più vicino.
Le persone aprono sempre prima la bocca e poi il cuore.