Claudia Marangoni – Stati d’Animo
Sono stati troppi i “qui ci sono io” detti guardandosi negli occhi per poi cadere nelle sue braccia, i “ti amo” sussurrati all’orecchio, i “tu no passerai mai” spudorati.
Sono stati troppi i “qui ci sono io” detti guardandosi negli occhi per poi cadere nelle sue braccia, i “ti amo” sussurrati all’orecchio, i “tu no passerai mai” spudorati.
Ho provato a capire e non ho mai capito,ho provato a vivere e non ho vissuto,ho provato ad amare ed ho amato.
Addirittura certe notti mi capitava di svegliarmi agitato e non riuscire più a riaddormentarmi. Avevo paura. Avevo paura, ma non sapevo di cosa. Semplicemente provavo una sensazione di paura senza conoscerne il motivo. Mi sentivo angosciato, pieno di ansie e mi ritrovavo sveglio. Sveglio cm se avessi dormito diverse ore. Desideravo soltanto un po’ di quiete. Nn chiedevo molto. Volevo solo stare bene. A volte mi succedeva anche durante la giornata, mentre ero seduto alla scrivania, o magari quando ero solo in macchina. Guidavo e mi veniva come da piangere, mi assaliva questa sensazione e non capivo cos’era. Non sapevo come gestirla, non aveva maniglie, non potevo afferrarla, controllarla, non c’era via d’uscita. Sentivo un peso sul torace e volevo uscire da me stesso, strappandomi la pelle di dosso, scappare! Qualcosa dentro di me era in disordine. Quando cercavo di capire, quando cercavo una spiegazione logica, non trovavo risposta.Razionalmente andava tutto bene. […] queste sensazioni di paura venivano anche di giorno, ma la notte… la notte mi schiacciavano la faccia contro il muro, e mi sembrava di essere preso in ostaggio.
Poi guardi il mondo, leggi sentenze negli occhi della gente, pronte a puntare il dito su chi si muove nel “suo mondo” fuori dalle righe di una società conformata, e ti rendi conto che un giudizio, se anteposto ad un fatto, genera mostri. Sempre.
I miei neuroni stanno prendendo a secchiate d’acqua fredda le idee e viceversa.
Il passato a volte ritorna… è come un lampo improvviso e… si sa che illumina ma non fa rumore… almeno così si spera!
La semplicità è bellezza, verità, leggerezza. Le persone semplici sono le più belle, perché non indossano maschere, sono così come le vedi, umili, ricche non di “materia”, ma di bontà. Sono le persone perbene.