Claudia Marangoni – Tempi Moderni
Non ho mai indossato tacchi, non perché non mi piacciano, ma perché credo di non aver bisogno di scarpe col tacco per sentirmi superiore a persone che in realtà sono solo piccole piccole.
Non ho mai indossato tacchi, non perché non mi piacciano, ma perché credo di non aver bisogno di scarpe col tacco per sentirmi superiore a persone che in realtà sono solo piccole piccole.
Il pensiero ha un odore sottile: che non è simile a quello che il biancospino emana dopo la pioggia.
La magia non serve all’amore perché è l’amore la magia stessa.
Il mare ti dà e ti prende. Ti dà la serenità e ti prende i pensieri.
Aver paura del futuro è logico anche se inutile. Aver paura del presente è ancora più logico perché si sbaglia mentre si fa qualcosa, non mentre lo si immagina.
Quello che succede è che arriva un sogno più grande e potente che abbaglia i ricordi e ci sembra che il passato conti meno di prima. Ma sta lì, come sospeso, altrove, in un’altra dimensione, un altro tempo. Un altra me. Come se il passato fosse tornato presente, ma diverso, più duro, più intenso, mischiato a qualcosa che fa male.
È l’era di chi tiene gli occhi a terra per paura che anche uno sguardo possa ucciderlo, perché c’è sempre qualcuno in cerca di un qualsiasi motivo per far la guerra. Ma uno sguardo non è sempre rivolto all’altro; a volte è soltanto fisso su di un punto o su di un volto che non sta guardando, come se fosse un foglio bianco in attesa di accogliere le parole di chi le sta cercando tra pensieri, emozioni e desideri da scrivere. Uno sguardo può essere la terra fertile da cui può nascere una poesia.