Claudio Martelli – Società
Guai a sottovalutare la rivolta di Chinatown.
Guai a sottovalutare la rivolta di Chinatown.
“Democrazia non vuol dire individualismo senza freni, ma livellamento e comunanza nel rispetto della legge, ripartizione del lavoro, ordine”.
Se credete ancora a Babbo Natale fate bene, è una bella storia che crea un’atmosfera “magica”.Se però credete ancora in questo Stato siete quasi irrecuperabili.
Dalla lontana Nairobi, apprendo con profondo orrore che anche l’Italia ufficialmente entra in guerra. Con un voto scellerato del Parlamento, il tanto decantato tricolore si renderà complice e autore di morti di migliaia di civili, di assurde stragi, di bombardamenti su città, villaggi, su popolazioni inermi, ridotte alla fame da condizioni di vita disperate.Un voto di una gravità inaudita quello del nostro Parlamento, che colloca l’Italia in una pagina nera della storia del mondo, una pagina listata a lutto e datata mercoledì 7 novembre 2001.
E se un giorno lo sfruttato diventasse sfruttatore? Noi non dobbiamo solo invertire i ruoli, ma dobbiamo invece trovare l’equilibrio, la stabilità, la vera uguaglianza.
Il capitalismo concede una sola alternativa al servilismo: la miseria.
Oggigiorno i mass media e la ricchezza fanno i politici, i politici fanno le leggi e le leggi, amministrate abilmente da zelanti burocrati, rovinano il popolo. Comunque tutto avviene nel più completo rispetto delle regole democratiche e tutti possono dare il meglio di se stessi per raggiungere l’obiettivo finale.