Claudio Visconti De Padua – Comportamento
Ci sono malattie inguaribili le cui patologie benché invisibili sono potenzialmente dannose, spesso nefaste. Pensate alla cattiveria.
Ci sono malattie inguaribili le cui patologie benché invisibili sono potenzialmente dannose, spesso nefaste. Pensate alla cattiveria.
Fin quando fa comodo restano, quando non servi più seguono l’onda della convenienza trascinati da un vento chiamato ipocrisia lasciando una scia di vittimismo.
Quando il sorriso si spegne e lo stomaco si irrigidisce, quando non hai più fiato per parlare e parole da dire e vorresti tornare indietro perché sei sicuro di esserti perso qualcosa, forse è il momento di prendere una decisione. Se rimanere sui propri passi e non rischiare di farsi male, o avere il coraggio o l’incoscenza di andare avanti pur sapendo che finirai col farti male.
Perché quando il troppo è davvero troppo, l’unica cosa che desideri è il silenzio intorno a te, per poter finalmente dedicarti alla soluzione dei problemi tuoi e ascoltare la tua voce interiore, tra fiumi di parole superflue che ti vengono inopportunamente scaricati addosso. Non si tratta di esserci o non esserci, ma semplicemente di sentire il bisogno impellente di drenare mente, corpo e spirito. Laddove proliferano veleni per l’anima, occorre fermare il passo e riflettere su percorsi alternativi da intraprendere. Il più bel dono offerto dall’amicizia e dall’amore è la comprensione dei silenzi dell’altro, l’esserci senza invadere un campo già di per sé fragile. Chi comprende ciò, e a te ci tiene, saprà raggiungerti nell’altrove; tutti gli altri continueranno a lamentarsi della tua presunta assenza, con immotivato vittimismo e cieco egocentrismo.
Sono troppe le persone che vogliono il mio bene, al punto di prenderselo tutto.
Il tempo spesso è puntuale sugli appuntamenti del dolore, e in ritardo su quelli della gioia.
La passione coltivata da molte persone per rebus, cruciverba e sciarade, si può intuire anche dal loro sorriso: enigmistico.