Claudio Visconti De Padua – Guerra & Pace
Che strani questi umani, spendono tanto per la ricerca delle armi e pochissimo per la ricerca alla salute! Passiamo ad un altro pianeta!
Che strani questi umani, spendono tanto per la ricerca delle armi e pochissimo per la ricerca alla salute! Passiamo ad un altro pianeta!
Tu imperturbabile passeggiavi e i miei occhi sovversivi t’inseguivano come argute sentinelle, avevi fatto della…
Un caffè può deviare il tuo destino!
Ma cosa abbiamo imparato in millenni di storia e religione?Quali sono i frutti dei dettami religiosi?Tutti si proclamano Religiosi, molti si commuovono a ipotetiche lacrime di statue, ma i bimbi che muoiono ci commuovono? Quanti Dei e Religioni in nome di cosa?Dell’odio? Dell’egoismo? Dell’affarismo?Bene bene, allora il tempo è fermo agli albori dei vangeli dopo duemila anni di progresso scientifico e regresso morale cosa abbiamo imparato?Il nulla. tutto continua come sempre, c’è chi opprime e chi è oppresso, e chi nella speranza mette la sua vita in gioco per proiettarsi in un futuro incerto. Perché in realtà l’unica certezza che tutti abbiamo è l’incertezza del nostro futuro!
Il nostro primo bacio: il vero inizio al canto alla vita, è l’addio del passato e l’augurio del futuro, il nesso tra i silenti sentimenti e il loro attracco al corpo, è la comunicazione di quattro labbra che dichiarano fedeltà all’amore, è il viaggio di due anime dal mondo delle ansie al mondo dei sogni, è la miscela di due anime pronte alla creazione di una terza anima. È il frutto raccolto nel giardino del cuore dall’albero della vita eterna!
C’era una tale sintonia in noi: benché divisi, tutte le volte che lei si adornava di tristezza le mie labbra erano spoglie di felicita!
Penso che la libertà è uno dei termini più oscuri ed ambigui, perché siamo nati già con delle “catene invisibili”, ed un uomo in sé è anche una massa di contraddizioni. Ma all’essere umano è concessa “la coscienza”, mentre, all’umanità “la civiltà”: la consapevolezza di convivenza nell’usare “l’arte pacifica del reagire”, non le azioni barbariche.