Claudio Visconti De Padua – Sogno
Vi auguro di essere nomadi, nei sogni intendo!
Vi auguro di essere nomadi, nei sogni intendo!
Tutti dicevano che eravamo cambiati! Era propio cosi! Un po’ della mia anima si era mescolata alla sua, come parte di lei era fusa in me! Nessuno dei due poteva essere più se stesso, perché era parte dell’altro!
I veri amori non temono l’allontanarsi dei corpi perché hanno le anime sempre congiunte!
Le anime affini benché distanti percorrono il cammino che li condurrà sul perenne sentiero dell’amore!
Ma se i morti sono in Paradiso, perché portare i fiori al cimitero?E se malauguratamente fossero all’inferno perché illuminarli con futili lumi di cera? Potrebbero forse guardarci indignati?Se l’anima vive ed è invisibile non sarebbe meglio rimembrarli col pensiero anch’esso invisibile e intoccabile?E se l’anima sopravvive alla morte perché li chiamiamo defunti?
“In alcuni giorni, abbiamo bisogno di credere che l’impossibile sia possibile, per non allontanarci da quei sogni che riteniamo inutili. (I sogni aiutano a vivere), senza non potremmo andare avanti e non potremmo dare attenzione a quei valori che non rendono inutile la vita che viviamo.
Non so chi era lei, so solo che quando orbitava intorno alla mia anima c’era in me una sorta di rivoluzione interiore, sprigionavo emozioni! Non so chi era lei, so solo che quando gli ero vicino era capace di farmi dimenticare il mondo, eravamo felici e maledettamente egoisti!