Claudio Visconti De Padua – Tempi Moderni
Più passa il tempo, più mi duole la schiena. Sarà che conosco sempre più gente che è abituata a colpire alle spalle.
Più passa il tempo, più mi duole la schiena. Sarà che conosco sempre più gente che è abituata a colpire alle spalle.
L’indifferenza ha un caricatore incalcolabile di proiettili invisibili!
“Chi sono io per giudicare i gay?” (Papa Francesco) Quando sentiremo qualche giudice fare una affermazione del genere e ritirarsi?
Tutta l’arte è un vaneggio, la politica è un vaneggio; i supermercati e le autostrade, la scienza e la letteratura, la filosofia e la guerra. La religione è un vaneggio, le chiese e le sigarette. L’amore è uno dei vaneggi più grandi. Noi stessi siamo un vaneggio chimico che sta in piedi e parla per non so quale tipo di miracolo. Siamo arte, la terra è arte e un vaneggio perché l’universo è un vaneggio enorme. Questo stesso commento è un vaneggio, ma qualcuno potrebbe considerarlo poetico e quindi arte. Secondo me è arte tutto quello che contiene l’impegno di una qualsiasi parte del cervello e i sentimenti, soprattutto gli ultimi perché sono un vaneggio del cervello e aiutano a produrre arte, più grande è il sentimento, più grande è il vaneggio, più grande è l’opera. Oggi mi andava di pensarla così, domani potrei anche pensarla in modo diverso, ma credo di no, ne sono quasi certo.
Impegnati a lasciare sulla strada della vita tracce di te stesso prima che il tempo possa impedirlo!
Ma se fosse il destino, per quanto buono a guidarmi nel viale della tua anima, soffrirò per il tempo speso a rimpiangere l’amore che avrei dovuto da sempre porgerti, e quando ci completeremo? Quando il fato deciderà di farci abbracciare, di farci amare, quando dimmi amore mio? Vivrò di un amore razionato dal tempo e dalla distanza? Mi abituerò all’idea di amarti cosi, perché sei anima nell’anima mia.
“Sono sempre al fianco del mio prossimo”. Lo faccio spesso, per allontanarmi da me stesso!