Claudio Visconti De Padua – Tempi Moderni
Non tutto è perduto, ma quel che ci resta non basta per tutti.
Non tutto è perduto, ma quel che ci resta non basta per tutti.
Adesso m’incalanerò nei meandri dei sogni, porterò a spasso la mia anima in luoghi segreti, viaggerò nello spazio e nel tempo smisurato, accarezzerò le stelle sperando di toccare quella più adatta a me, allora planerò su di essa e brucerò le mie ali, lì amerò colei che mi aspetta!
Non può l’uomo solcare mari su zattere alla deriva, cercando briciole di sopravvivenza, ma deve perlustrare la propria terra, scavare intorno a sé, cercando le radici di valori che germoglieranno nella civiltà, albero vitale in costante rinnovamento.
D’accordo, anche a me spiace per il rischio d’estinzione dell’orso polare, ma il congiuntivo non vi fa tenerezza? Neanche un po’?
Mi avevano suggerito che il trascorrere del tempo avrebbe lenito il dolore della perdita di mio padre, ebbene sono passati sei mesi e ho ancora il cuore triste. È come vivere in una dimensione diversa, è come essere senza ali, oppure averle ma non riuscire più a decollare.
Oh! Le spie non servono al giorni nostri. La loro professione si è esaurita. I giornali fanno il loro lavoro.
Non perdete il vostro tempo a piangere il passato, a preoccuparvi del futuro. Vivete il giorno negli attimi che scorrono, i secondi che solcano la vostra anima. Le angosce passate e le felicitazioni presenti sono come polvere nella vostra anima, il vento soffia e porta tutto via.