Claudio Visconti De Padua – Tristezza
C’è un antidoto che combatte la tristezza, un rimedio naturale, un conforto fatto di battiti: è l’abbraccio, stretto e duraturo!
C’è un antidoto che combatte la tristezza, un rimedio naturale, un conforto fatto di battiti: è l’abbraccio, stretto e duraturo!
Sento il cielo cadere, così forte, così prepotente. Cade e non lascia nulla, nessuna lacrima solca il mio viso, troppe ne hanno versate i miei occhi, troppe volte si sono nascoste nella notte. Ora non vogliono scendere, sembra che nemmeno la luna riesca a sciogliere questo vuoto che sento dentro. Meglio così. Questo dolore così lancinante può uccidermi, e loro? Quelle stille si conficcano direttamente dentro l’anima, unico posto da dove non potranno più uscire, pronte a ricordarmi che è meglio il vuoto e la solitudine al morire. Ora vorrei solo saper distinguere se sono morta e quella che ho vissuto fin’ora non sia stato un incubo di vita.
Non so come descriverti, non so come parlarti, non so nemmeno come guardarti. Vorrei solo che tu vedessi attraverso i miei occhi. Vorrei solo che tu capissi attraverso il mio cuore. Vorrei solo che tu accettassi quelle parole che ti ho detto. Vorrei solo poterti abbracciare e sussurrarti quanto mi manchi. Un giorno forse accadrà, o forse non accadrà mai, in ogni caso sarà come un film d’epoca, un film in bianco e nero perché il dolore non svanisce e il tempo non si recupera perché il sole ancora non c’è e non so se arriverà.
Stanotte scorgo me stessa nel cielo,eccomi lì al centro di un soffitto tappezzato di stelle,dal viso pallido e dagli occhi tristi,avvolta da un alone di mistero e di malinconia.Stanotte mi chiamo anche io luna.
O credenti o meno una spiegazione esaustiva ed accettabile alle sofferenze della vita non sarà mai conosciuta dall’uomo, tutto ciò che sappiamo o crediamo è semplicemente frutto di dogmi e speranze alquanto illusorie.
Codardo: ambisco a essere poesia, ma mi ritrovo consapevole filastrocca.
Lei era speciale, riusciva a ricavare dalle macerie del cuore i semi più forti, e li piantava nel suo cuore ed io al loro germogliare mi nutrivo dei suoi frutti. La sua anima era per me un albero di svariati frutti dai gusti più intensi, e nessuno poteva capirne l’essenza, il gusto, il sapore la nostra era una passione ricca di sentimenti fruttuosi.