Claudio Visconti De Padua – Tristezza
Quanti ottimi avvistatori dei tuoi errori, ma quanti ciechi al tuo dolore!
Quanti ottimi avvistatori dei tuoi errori, ma quanti ciechi al tuo dolore!
Graffiano l’anima le carezze tramutate in cicatrici.
Che tristezza pensare a persone che fino a poco tempo prima ti esaltavano anche esageratamente, e subito dopo, hanno un comportamento a dir poco discutibile. Che tristezza ascoltare belle parole verso quello che hai fatto, e subito dopo un mutismo spaventoso. Che tristezza pensare che persone a cui hai dimostrato stima, considerazione, affetto e soprattutto rispetto, tutto d’un tratto cambiano atteggiamento. Che tristezza essersi illuso di aver incontrato una persona “unica”. Che tristezza aver immaginato qualcosa di grande. Dimostrazione che tante, troppe volte, le cose belle, poi così belle non sono. Che tristezza tutto questo. Però, c’è qualcosa di grandioso: la convinzione di operare per il bene, la certezza di lottare, la gioia di vedere anche una sola persona che ti apprezza. Se poi saranno più persone, allora sarà idilliaco. Signore, mi affido a te: quello che faccio non è gradito agli altri? Pazienza, l’importante è che lo sia per te.
Era impossibile scoprire la sua anima, per capirne gli intimi recessi, per dipanare quel filo…
Quante amare verità nasconde questa vita!? Troppe di troppe per ingoiarle tutte!
Le parole fanno male, il dolore che possono infliggere certe parole è peggiore di quello che potrebbe provocare uno schiaffo in faccia, ed incassarle da chi pensavi ti fosse amico è ancora peggio.
Ogni lacrima che ti bagna il volto è una goccia di felicità che perdi in un pozzo di dolore.