Claudio Visconti De Padua – Vita
Guai guardarsi indietro e avvertire la sensazione che la tua vita non abbia rispettato tutte le tappe, saltando le più belle!
Guai guardarsi indietro e avvertire la sensazione che la tua vita non abbia rispettato tutte le tappe, saltando le più belle!
Quando venni la prima volta tra gli uomini commisi la stoltezza degli eremiti, la grande stoltezza: mi misi sul mercato.E quando parlai a tutti, non parlai a nessuno. E la sera, i miei compagni erano funamboli e cadaveri; e io stesso ero quasi un cadavere.Ma il mattino seguente mi portò una nuova verità: fu allora che imparai a dire: “Che mi importa del mercato e della plebe e il chiasso della plebe e le orecchie lunghe della plebe?”E voi, uomini superiori, questo imparate da me: sul mercato nessuno crede agli uomini superiori. E, se proprio volete parlare lì, sia pure! Ma la plebe ammiccherà: “Noi siamo tutti uguali!””O uomini superiori, non ci sono uomini superiori, noi siamo tutti uguali, l’uomo è uomo; davanti a Dio, siamo tutti eguali!”Davanti a Dio! – Solo che questo Dio è morto. Davanti alla plebe, invece, non vogliamo essere eguali. O uomini superiori, andate via dal mercato!Davanti a Dio! – Solo che questo Dio è morto. O uomini superiori, questo Dio era il vostro più grande pericolo.
Da giovani c’imbattiamo nelle difficoltà, da vecchi le difficoltà s’imbattono in noi.
La vita non è abbastanza.Allora cosa voglio?Voglio una decisione per l’eternità, qualcosa da scegliere e da cui non mi allontanerò mai, in nessuna oscura esistenza o qualunque altra cosa accada. E qual è questa decisione?Una qualche tipo di febbre della comprensione, un’illuminazione, un amore che andrà oltre, trascenderà questa vita verso nuove esistenze, una visione seria, finale e immutabile dell’universo. Questo è ciò che intendo quando dico che “voglio degli Occhi”.Perché dovrei volere tutto questo? Perché qui sulla terra non c’è abbastanza da desiderare, o meglio, qui non esista una singola cosa che io voglia.Perché non voglio una vita terrena? Perché non mi basta?Perché non mi illumina l’anima, non mi riempie il cervello di eccitazione e non mi fa piangere di felicità.Perché vuoi provare queste cose?Perché la ragione e le questioni di fatto, la scienza e la verità non me le fanno provare e non mi conducono verso l’eternità, anzi, mi soffocano come l’aria viziata, stantia.
Nella vita nulla è per sempre, ma eterno può diventare anche un istante se è vissuto intensamente.
La vita è terribile come la morte.
E quella voglia di evadere da quel pensiero permanente come l’inchiostro di un tattoo, ormai ha segnato la mia pelle nn và più via dopo aver cercato di disfarmene, ma niente nn ci sono riuscito più cerco di salire e più sprofondo nel buio, nn so se sarò capace di portare questo fardello, nn so per quanto ne avrò ma confesso che sono stanco di immaginarti e di sognarti tutte le notti, be l’unica cosa che chiederei al signore e di mostrarmi il tuo amore.