Cleonice Parisi – Frasi d’Amore
Nei suoi occhi i tuoi occhi, e nel tuo cuore il suo cuore, tra le vostre mani la vita.
Nei suoi occhi i tuoi occhi, e nel tuo cuore il suo cuore, tra le vostre mani la vita.
un amore tu sei, che irrompe senza far rumore con impeto nel mio cuore.
Questa vita, fatta di alti e bassi, di momenti in cui ti sembra di avere la tua stessa esistenza in mano, di poterci giocare o di costruire un futuro perfetto o di fermarti ad assaporarla pienamente. Quanti di questi momenti si susseguono, si materializzano come la nebbia, ti avvolgono, ti confondono e poi scompaiono, si disperdono in un respiro. E tu rimani lì, intontito da un’ebbrezza effimera, che ha lasciato dietro di se una scia di insicurezza. Per un attimo crollano le certezze, le convinzioni di sempre, le rocce a cui fare appiglio. Continue prove, continue battaglie non da vincere, solo da combattere, la vittoria è qualcosa che non fa parte della vita, è solo un pensiero, un’idea, forse un sogno o un’utopia. Non bastano braccia forti, gambe scattanti, cervelli superattivi o superintelligenti per affrontare questa vita, ci vuole la consapevolezza di uno spirito che conosce la via, la propria storia e desidera passare oltre, portandosi dietro una valigia piena di poesia e di esperienze che solcano l’anima e che donano pace.
Viviamo cercando la felicità non realizzando di trovarla negli occhi della persona che vive per…
C’è chi loda l’amore ma non lo conosce realmente, regna il vuoto nel cuore, nella mente e nell’anima della maggior parte delle persone. Tutti a dire belle parole, a far promesse, ma nessuno si impegna a condividere la propria vita con “l’altra metà di sé” e alla fine, l’amore resta solo un cubetto di ghiaccio che qualcuno usa per raffreddare ciò che contiene il proprio bicchiere.
L’amore è molto simile ad una tortura o ad un’operazione chirurgica. Anche se i due amanti sono molto innamorati e colmi di reciproci desideri, uno dei due sarà sempre più calmo o meno invasato dell’altro. Quello, o quella, è l’operatore, ovvero il carnefice; l’altro, o l’altra, l’assoggettato, la vittima.
Era un discorso nato tra le labbra socchiuse, un discorso di emozioni e brividi, battiti…