Confucio – Frasi sulla Natura
Parla forse il Cielo? Eppure le stagioni seguono il loro corso e le creature continuano a nascere.
Parla forse il Cielo? Eppure le stagioni seguono il loro corso e le creature continuano a nascere.
Tra i vari movimenti di pensiero che in questi ultimi decenni hanno proposto al mondo civile nuove concezioni morali e sociali, uno dei più incisivi è certamente quello che sostiene un rapporto diverso tra uomo e natura. L’obiettivo finale consiste nel convertire la tradizionale cultura antropocentrica, che vede la natura asservita incondizionatamente ai bisogni della specie umana, in una cultura che potrebbe essere definita ecocentrica o naturocentrica o solidaristica. L’uomo è collocato nel contesto naturale come una delle tante componenti e la natura è la grande madre da cui uomini, piante e animali sono stati generati. Pertanto l’amore per l’ambiente non dovrebbe essere solo quello, sottilmente egoistico, che mira a valorizzarlo e a migliorarlo per rendere la vita più piacevole e più sana, ma è un dovere, un imperativo morale di rispetto quasi sacrale per madre natura che crea e nutre tutte le specie, quella umana compresa.
Gli antichi non si lasciavano sfuggire le parole, perché si sarebbero vergognati di non raggiungerle con le azioni.
Non piantare piante diverse nello stesso vaso, potrebbero avere diverse esigenze.
La natura crea, delle cose bellissime e meravigliose.
In ogni singolo, fiume, albero, montagna, mare, in ogni filo d’erba, in ogni suo fiore e in ogni sua pietra, questo mondo trasuda di vita. Nei suoi animali, nei suoi insetti e negli organismi più minuscoli che esistono c’è impetuosa la forza della vita. E tra tutte le sue creature c’è l’Uomo, che tra tutti è l’unico che con il suo intelletto potrebbe decantarne l’anima e invece ne decreta la morte.
Io amo la pioggia quando sbatte sui vetri,ho paura del lampo,aspetto il tuono in silenzio,mi rivedo con le scarpe rotte in mezzo alla campagna fra case di creta e carretti di legno, trovo ancora la forza di distruggere le mani in un commosso abbandono mi sto fermo raramente a guardare il sole, solo allora vedo un bambino che gioca con le nuvole ed io asciugo le mie lacrime.