Costanza Placentino – Sorriso
È facile perdersi nei riflessi di un sorriso, ancora più facile se ad accenderlo è il suono delle emozioni.
È facile perdersi nei riflessi di un sorriso, ancora più facile se ad accenderlo è il suono delle emozioni.
Siamo come i girasoli che mostrano il loro sorriso al sole anche quando è nascosto tra le nuvole.
Abbiamo bisogno di riempire le ferite con le parole, e ricucirle con i sorrisi.
Il sorriso viene dalle cose semplici. Dai ricordi, per esempio. Dal pane e marmellata della merenda da bambini. Dal gessetto che tracciava un percorso “saltellante” sull’asfalto, dai cartoni di Heidi, dalle filastrocche un po’ stonate. Dall’esserci salvati dalla punizione di andare dietro la lavagna, con la faccia rivolta verso il muro. Un sorriso macchiato di Nutella o della mamma che ci abbraccia per un bel voto. Dei cavalli a dondolo e della piscina di Barbie. Della Befana cui fingevamo di credere, sapendo benissimo che era la mamma a suonare il campanello. Il sorriso del pane e pomodoro fresco quando ti fermavi per un giorno intero sulla riva del male, della sabbia dentro al costume che prendeva vita propria e si muoveva. Il sorriso di te che disegnavi su fogli bianchi un mondo e avevi il coraggio e l’ardire, come tutti i bimbi, di dar vita a bambole e sogni. Il coraggio di alzarsi pimpanti dal letto alla domenica mattina. Il sorriso dei ricordi; Il sorriso nostalgico di alcuni profumi.
Quante favole siamo costretti a raccontarci ogni giorno per arrivare a fine giornata senza perdere il sorriso.
Sorridi, sorridi sempre, anche quando sei arrabbiato, stanco, ferito, frustrato. Sorridi a chi ti ama, a chi ti odia, a chi ti invidia, a chi fa il tifo per te. Sorridi, anche tra le lacrime, perché un motivo per farlo c’è, c’è sempre, devi solo trovarlo dentro di te!
Prendi un colore dell’arcobaleno portalo all’anima tua e regala il più bello dei suoi colori al tuo sorriso!