Costanza Placentino – Stati d’Animo
Quello che nasce nel cuore, non può morire nella ragione.
Quello che nasce nel cuore, non può morire nella ragione.
La rabbia è come l’acqua, se la incanali la gestisci, è energia, se la lasci libera è solo devastazione.
A volte non è una questione di antipatia e nemmeno di presunzione, ma è proprio una questione di principio mio personale. Un principio che mi fa provare quel senso di rifiuto nel confondermi, mischiarmi e confrontarmi con gente stupida e ignorante. È un rifiuto che parte dalla mente dovuto all’intelligenza per poi arrivare allo stomaco procurando nausea a causa del soggetto in questione.
È meglio essere il numero che non un numero.
Non temere se tutto sembri lontano, inafferrabile è solo una questione di vuoti d’aria creati dalle turbolenze nel cielo del mio cuore.
La stanza dove vivo è ottusa, un po’ stretta, i muri all’apparenza imbiancati di fresco, fanno sembrare tutto pulito, non guardo le pareti, anche se per attimi mi appoggio spalle al muro, ma io sono “quella dell’anima”, quella che custodisce nel cuore gli attimi, come foto ad impreziosire tutto ciò che può impoverire la realtà. Nella mia stanza entra ogni giorno la luce di coloro che regalano respiri e sorrisi, attimi e pensieri, no, non da lontano, io voglio respirare, inebriarmi di vita, di cielo e di mare, di terra che sporca piedi nudi e questa non è che una stanza ed io in una stanza, non so stare.
L’invisibile è visibile agli occhi di chi ama, l’essenziale è visibile agli occhi di chi cerca.