Cristian Di Napoli – Ricordi
Imparerai a conoscere la notte quando i ricordi ti impediranno di dormire.
Imparerai a conoscere la notte quando i ricordi ti impediranno di dormire.
I ricordi profumano di un tempo già andato, sono petali vellutati di memoria.
In un attimo il cuore in gola. Quel ricordo ritornava vivo, volevo toccarlo, abbracciarlo e non farlo scappare più.
Ci sono momenti che forse non dimenticherai mai. Associati a luoghi, cose e persone. Ci sono persone “importanti” che anche se volate via troppo in fretta, “lontane dagli occhi” rimarranno presenti sempre nelle tua vita. Custodite nel tuo cuore. E anche se in qualche modo, sei riuscito ad accettare che non ci sono più, il dolore e la mancanza ti toglieranno sempre il respiro, lasciandoti un vuoto. Un vuoto incolmabile dentro. Ma sai che ti basta guardare in cielo, vedere splendere una stella, per essere di nuovo avvolto dal loro calore. E sai; che quel “mi Manchi” appena sussurrato allevierà anche se di poco l’insostenibile macigno che tristemente si è posato sul tuo cuore.
Il mio passato lo riguardo sempre con piacere. Ritrovo le cose belle che ho vissuto, che ho voluto e che mai potrò dimenticare.
Consumò quel pensiero al punto di farlo sembrare non più una proiezione quanto piuttosto un ricordo.
La mia fanciullezza fu libera e gagliarda. Risuscitarla nel ricordo, farla riscintillare dinanzi alla mia coscienza, è un vano sforzo. Rivedo la bambina ch’io ero a sei, a dieci anni, ma come se l’avessi sognata. Un sogno bello, che il menomo richiamo della realtà presente può far dileguare. Una musica, fors’anche: un’armonia delicata e vibrante, e una luce che l’avvolge, e la gioia ancora grande nel ricordo.
I ricordi profumano di un tempo già andato, sono petali vellutati di memoria.
In un attimo il cuore in gola. Quel ricordo ritornava vivo, volevo toccarlo, abbracciarlo e non farlo scappare più.
Ci sono momenti che forse non dimenticherai mai. Associati a luoghi, cose e persone. Ci sono persone “importanti” che anche se volate via troppo in fretta, “lontane dagli occhi” rimarranno presenti sempre nelle tua vita. Custodite nel tuo cuore. E anche se in qualche modo, sei riuscito ad accettare che non ci sono più, il dolore e la mancanza ti toglieranno sempre il respiro, lasciandoti un vuoto. Un vuoto incolmabile dentro. Ma sai che ti basta guardare in cielo, vedere splendere una stella, per essere di nuovo avvolto dal loro calore. E sai; che quel “mi Manchi” appena sussurrato allevierà anche se di poco l’insostenibile macigno che tristemente si è posato sul tuo cuore.
Il mio passato lo riguardo sempre con piacere. Ritrovo le cose belle che ho vissuto, che ho voluto e che mai potrò dimenticare.
Consumò quel pensiero al punto di farlo sembrare non più una proiezione quanto piuttosto un ricordo.
La mia fanciullezza fu libera e gagliarda. Risuscitarla nel ricordo, farla riscintillare dinanzi alla mia coscienza, è un vano sforzo. Rivedo la bambina ch’io ero a sei, a dieci anni, ma come se l’avessi sognata. Un sogno bello, che il menomo richiamo della realtà presente può far dileguare. Una musica, fors’anche: un’armonia delicata e vibrante, e una luce che l’avvolge, e la gioia ancora grande nel ricordo.
I ricordi profumano di un tempo già andato, sono petali vellutati di memoria.
In un attimo il cuore in gola. Quel ricordo ritornava vivo, volevo toccarlo, abbracciarlo e non farlo scappare più.
Ci sono momenti che forse non dimenticherai mai. Associati a luoghi, cose e persone. Ci sono persone “importanti” che anche se volate via troppo in fretta, “lontane dagli occhi” rimarranno presenti sempre nelle tua vita. Custodite nel tuo cuore. E anche se in qualche modo, sei riuscito ad accettare che non ci sono più, il dolore e la mancanza ti toglieranno sempre il respiro, lasciandoti un vuoto. Un vuoto incolmabile dentro. Ma sai che ti basta guardare in cielo, vedere splendere una stella, per essere di nuovo avvolto dal loro calore. E sai; che quel “mi Manchi” appena sussurrato allevierà anche se di poco l’insostenibile macigno che tristemente si è posato sul tuo cuore.
Il mio passato lo riguardo sempre con piacere. Ritrovo le cose belle che ho vissuto, che ho voluto e che mai potrò dimenticare.
Consumò quel pensiero al punto di farlo sembrare non più una proiezione quanto piuttosto un ricordo.
La mia fanciullezza fu libera e gagliarda. Risuscitarla nel ricordo, farla riscintillare dinanzi alla mia coscienza, è un vano sforzo. Rivedo la bambina ch’io ero a sei, a dieci anni, ma come se l’avessi sognata. Un sogno bello, che il menomo richiamo della realtà presente può far dileguare. Una musica, fors’anche: un’armonia delicata e vibrante, e una luce che l’avvolge, e la gioia ancora grande nel ricordo.