Cristina Carboni – Filosofia
La morte del corpo la cui consistenza è solo veicolo e non motore, di spirito, avviene ogni giorno attraverso nuove consapevolezze ed è allora che dobbiamo abbandonarci al cambiamento, lasciarci plasmare.
La morte del corpo la cui consistenza è solo veicolo e non motore, di spirito, avviene ogni giorno attraverso nuove consapevolezze ed è allora che dobbiamo abbandonarci al cambiamento, lasciarci plasmare.
Il silenzio è insostenibile. È più facile rinunciare al pane che al verbo. Il moto dello spirito esige parole in massa, senza le quali, avvolto su se stesso, rimugina la sua impotenza. Disgraziatamente l’eloquio scivola nello sproloquio. Anche il pensiero vi tende, sempre pronto a espandersi, a gonfiarsi. Arrestarlo con l’acredine, contrarlo nell’aforisma o nella battuta, significa opporsi alla sua espansione, al suo movimento naturale, al suo slancio verso la prolissità o la dilatazione. Da qui i sistemi, da qui la filosofia, da qui la letteratura.
Per volare non sempre servono ali, puoi scegliere di farlo attraverso gli occhi di chi ti sta guardando.
Il silenzio amplifica la sordità del pensiero.
L’impossibile diventa possibile e il possibile resta possibile perché se non fosse possibile che il possibile resti possibile, che possibilità ci sono che l’impossibile diventi possibile senza restare impossibile?
Ogni testa racchiude del sapere.
In realtà non vi è né verità né errore, né si né no, né distinzione di alcun genere, poiché tutto – incluso i contrari – è Uno.