Cristina Cipriani – Stati d’Animo
Le vostre briciole non mi servono, buttatele ai piccioni ai gabbiani o alle vostre galline!
Le vostre briciole non mi servono, buttatele ai piccioni ai gabbiani o alle vostre galline!
Chiudere gli occhi, un attimo per poi riaprirli e dire: che bel mondo il mio mondo!
E dovrebbero tapparmi il pensiero, che non fa altro che urlare il suo nome.
Mi vesto di quelle che vengono definite stranezze. Ho le cerniere in pieno volto per aprire e chiudere sorrisi. Ho i lacci di un corsetto costrittivo sempre ben stringati sul petto per non lasciar uscire cuore a sproposito. Il mio cuore è a sproposito. È uno sproposito spropositato. Sproporzionato, sprangato e con la chiave lasciata da dentro, nella serratura, per impedire ogni tipo di incursione maldestra. Verresti mai a rubare a casa del ladro? E se il padrone di casa avesse saputo a che ora fosse arrivato il ladro, avrebbe lasciato l’uscio di casa incustodito? E non prendiamocela col ladro, ma col padrone! Ho le cerniere che vogliono essere oleate. Ho i nodi nel lacci.
Sapere per certo di essere nei pensieri di qualcuno, non solo ti fa star bene e ti rende felice, ma fa sì che tu riesca a dare sempre il meglio di te. Se non altro per continuare ad esserci in quei pensieri.
Le attese sono giganteschi accumulatori di energia, pronte a esplodere in improvvisi, violenti, avvolgenti abbracci.
Mi guardo attorno e vedo solo cloni con facce diverse. Io non sono così, per me ogni giorno è diverso, perché io ogni giorno sono nuova dentro.