Cristina Cossu – Tempi Moderni
Vorrei sapere perché l’antidoto alla noia si chiama violenza…perché… le mani rubano la scena alle parole,perché… si ha paura di guardarsi dentro,perché… si teme la solitudine,perché… vivere e morire son la stessa cosa.
Vorrei sapere perché l’antidoto alla noia si chiama violenza…perché… le mani rubano la scena alle parole,perché… si ha paura di guardarsi dentro,perché… si teme la solitudine,perché… vivere e morire son la stessa cosa.
La gente pagherebbe pur di comprare qualcosa gratis.
Non inventare assolutamente niente è un atto di genio puro e, in un’epoca commerciale come la nostra, indica un considerevole coraggio fisico.
Troppi morti che potrebbero essere evitati, tutto grazie il più delle volte alla negligenza di chi dovrebbe proteggerci, o andare a fondo ai piccoli particolari. Troppa superficialità uccide.
Durante il fascismo se sentivano bussare alla porta avevano paura che fosse la polizia di regime, con la guerra la paura diventò che arrivassero a bussare i nazisti o i fascisti che cercavano ebrei e partigiani. A fine guerra erano i partigiani che cercavano i fascisti a bussare alle porte. Per fortuna in democrazia abbiamo molte più scelte, oggi se suonano alla porta possiamo scegliere se aver paura che siano i ladri che vogliono sapere se c’è qualcuno in casa o qualche insistente venditore porta a porta, o una cattiva raccomandata o l’ufficiale giudiziario. E per fortuna non hanno mitra e divise, anzi a volte si ce li hanno.
Un minuto di Silenzio per tutta quella Gente Affetta da “invidia cronica”.
Una raccomandazione a tutti quelli che stanno per suicidarsi. Lascino ben scritto ed in mani sicure il perché lo fanno, per evitare a chi resta di sentire ripetere la solita frase “a causa della crisi”.