Cristina Veratelli – Ricordi
Forse un giorno ma ora la pioggia invade gli sguardi evocando ricordi, resuscitando fantasmi.
Forse un giorno ma ora la pioggia invade gli sguardi evocando ricordi, resuscitando fantasmi.
Se dopo aver sofferto mi rimarrà qualcosa lo porterò con me e lo chiamerò “ricordo di un amore”.
Mi manco la tua voce quel sentirti ridere mi manca la tua gelosia perche era il modo di dirmi sei mia.
Possono i ricordi mancati torturarci a colpi di “ma” e “se”? Io credo di sì e a volte non ci si può fare nulla, ci vorrebbe un tasto reset che resettasse allo stesso tempo cuore e cervello, ma purtroppo non esiste. Vorrei non un giorno, ma ogni giorno trovare la forza per muovere un passo dopo l’altro, anche lentamente, ma andare avanti soprattutto senza guardare indietro, ma come si fa?Anche se non mi voltassi più sentirei quel profumo che amo, il tuo.
Ci sono persone che mi restano dentro. C’è un amore che non so dimenticare, perché mi ha lasciato dei segni profondi nel cuore e nell’anima, come gli occhi di chi ho amato, e non è possibile dimenticare le carezze che mi hanno donato emozioni. Ci sono periodi di vita passati che chiamiamo ricordi, ma non posso essere ricordi quegli istanti di vita infinita che porterò nel mio cuore ovunque la vita mi porti.
Quando qualcuno sparisce dalla tua vita ti lascia un vuoto dentro, un vuoto che non puoi colmare con qualsiasi cosa, le cose non sono fatte tutte della stessa misura, com’è necessario quel tassello di puzzle che ti manca per dare forma a tutto il resto.
La mente è lo scrigno in cui custodiamo i nostri gioielli che non possiamo più indossare.