Cristina Vitellaro – Frasi sulla Natura
Una mente senza sogni è come un cielo senza stelle: semplicemente li nasconde.
Una mente senza sogni è come un cielo senza stelle: semplicemente li nasconde.
È inutile che Dio continui ad estrarre da me, con la croce, lo spirito azzurro che gli dovrebbe servire per togliere le corna a Lui e ai suoi angeli. Così innesca e si condanna al fuoco dell’inferno. Giustamente, sopo lo sporco assassinio che ha compiuto per raddoppiarsi il potere. Ha scelto la vittima peggiore che poteva scegliere. L’inversione dell’essere non gli funziona sempre, e non gli funzionerà questa volta: un cornuto, inclusi gli angeli, i suoi figli e servi, resterà sempre tale. Se cerca di invertire l’essere con l’avere si condanna a morte, o peggio. Per la vittima, che subisce l’avidità e dislessia legislativa di Dio (il bene paga perché il male possa liberarsi… anche se poi non capisco dove crede di andare o cosa crede di diventare), è diverso. L’essere ha la straordinaria tendenza a tornare alla sua forma originale, anche in modo devastante. Con una falla del genere nel sistema, che ha provocato Lui estraendo lo spirito che non doveva toccare neanche col suo pensiero di merda, per potersi mutare, invidiando il bene e l’amore che non erano di suo Figlio e di sua nuora, una energia spirituale che va ben oltre quella nucleare, non dia la colpa a piromani inesistenti, l’inferno va oltre la volontà di controllo, si tratta di autocombustione. Giusto ed appropriato. Si ricordi che non lo sto facendo io, se lo sta facendo da solo.
Bella primavera, il campo ti aspettava: vuole rinascere come ogni anno con i germogli dall’amore.
Quando arriva la notte è tutto più magico, le stelle brillano e tu rimani incantato, la luna ti guarda con occhi fissi come se volesse comunicarti qualcosa. Non siamo poi così soli, la natura ci osserva e noi la osserviamo con stupore. Chissà cosa pensa lei di noi, ognuno di noi ha con lei un rapporto favoloso. L’aria fresca ti accarezza dolcemente il viso, fin quando non albeggia il sole, riscaldandoti soavemente lungo tutto il corpo.
La caducità dell’autunno non è morte, ma rinascita perché, poi, tutto si riveste con un abito nuovo.
La natura non trova nessuna via d’uscita dal labirinto delle forze turbate e contrarie, e l’uomo deve morire. Guai a colui che potrà dire, vedendo un simile evento: “Che pazza! Se avesse aspettato, se avesse lasciato agire il tempo, la sua disperazione si sarebbe placata, qualche altro si sarebbe trovato per consolarla!”Sarebbe lo stesso che dire: “Quel pazzo, è morto di febbre! Se avesse aspettato finché le forze gli fossero ritornate, i succhi vitali purificati, e calmato il tumulto del suo sangue! Egli vivrebbe ancora oggi e tutto sarebbe andato bene!”
La vita in ogni sua forma è un dono prezioso e va difeso, che si parli di un bimbo, di un fiore o di un animale va rispettata e protetta in egual modo.