Dacia Maraini – Libri
Scrivere vuol dire prima di tutto dare un nome alle cose.
Scrivere vuol dire prima di tutto dare un nome alle cose.
“Perché hai preso proprio un pastore tedesco?” Avrebbe potuto dirle: perché una donna in una foto ne aveva uno, ma non lo fece.
Ci sono delle frasi che rendono la vita piuttosto dura. Restano lì per aria e hai la sensazione che tutto si ferma di colpo. Non è una gran bella sensazione. Inoltre sono tutti cazzi tuoi provare a ribattere qualcosa quando questo tipo di frasi ti si parano davanti.
“Avrei tanto desiderato che tutto ciò non fosse accaduto ai miei giorni!”, esclamò Frodo.”Anch’io”, annuì Gandalf, “come d’altronde tutti coloro che vivono questi avvenimenti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato.”
Il mondo è una conchiglia.Fa eco alla luce, dà tutta quella che riceve, anche sotto forma di ombre. E la luce è l’unico comandamento dell’alba. Un comandamento ruvido, perché quando si viene alla luce viene anche da piangere.
Per me scrivere è tirare fuori la morte dal taschino, scagliarla contro il muro e riprenderla al volo.
Nei miei sogni di adolescente, lei e io saremmo sempre stati due amanti che fuggivano in sella a un libro, pronti a dileguarsi in un mondo immaginario fatto di illusioni di seconda mano.