Dacia Maraini – Ricordi
Il primo sapore che ho conosciuto, e di cui conservo memoria, è il sapore del viaggio.
Il primo sapore che ho conosciuto, e di cui conservo memoria, è il sapore del viaggio.
Ci piace ciò che ricordiamo piacevole. Non ciò che lo è davvero.
Il suo ricordo mi ferisce, ma c’è, è presente, torna nella mia testa con un flash back, come quando cammini per strada e ti arriva un profumo nel naso, uno che conosci, che ti dà un ricordo allora rimani ferma e lo assapori fino infondo, lasciando che la testa raggiunga i ricordi della persona che lo indossava, che era con te l’ultima volta che lo hai trovato nell’aria. Poi svanisce, e con un sorriso malinconico ricominci a passeggiare.
La polvere copre solo ciò che non ha più importanza.
A lei piaceva sognare, i sogni non si pagano, non deludono, sono sempre belli, li puoi essere ciò che vuoi e stare con la persona che ami. La realtà invece era ben diversa, li c’era sempre un motivo per cui piangere, mai qualcosa o qualcuno per cui sorridere.
Di ciò che ho nel cuore non cancello nulla. Ne i miei ricordi, ne le mie amarezze, ne le mie lacrime, ne le mie sofferenze. Tutto e dico tutto; “sia il bene che il male” mi sono serviti a diventare grande, consapevole e capace di ricucire tutte le increspature e cicatrici che il tempo, la paura, l’incertezza avevano formato. Non cancello nulla perché ora sono una me migliore di ieri, sono una me capace di essere e scegliere cosa si forma di sogni e di coerenza.
Sono questi i momenti più intensi, quelli che ci riportano indietro. Come un nastro inciso, rivediamo il tempo che abbiamo vissuto, sono questi i momenti che preferisco, perché mi ritrovo con me stesso.