Daisaku Ikeda – Religione
Dove finiscono le nostre capacità inizia la nostra fede. Una forte fede vede l’invisibile, crede l’incredibile e riceve l’impossibile.
Dove finiscono le nostre capacità inizia la nostra fede. Una forte fede vede l’invisibile, crede l’incredibile e riceve l’impossibile.
Generami la vita, la vita in abbondanza e non mancare in nessun giorno a donarmi la forza che allega la speranza.
Forse hanno preso il grande traditore, l’uomo che ha rubato le parole sulla carta nella santa sede.Il papa si duole, cita il vangelo di Matteo: “non cade con i venti la casa costruita sulla roccia”, la chiesa, ma se Dio la scuote questa casa non ci sarà qualche motivo?
Chi spera la beatitudine eterna niente considera arduo a confronto di tale speranza.
Il Signore gli darà compenso secondo le sue opere.(da IIº libro di Timoteo 4,14)
L’infelicità rende Dio assente agli occhi degli uomini per un certo tempo, più assente di un morto, più assente della luce in una prigione oscura. Una specie di orrore sommerge tutta l’anima. Durante questa assenza non trova nulla che possa amare. E se in queste tenebre, in cui non vi è nulla da amare, l’anima smette di amare, l’assenza di Dio diventa definitiva: è terribile solo a pensarci.
La maggior parte delle volte si afferma di non percepire la peccaminosità di certe azioni per auto-giustificarsi. E questo è il peccato più grande…