Damiano Marchi – Vita
Sembra che la vita abbia perso significato, oggi, pochi vivono per vivere, molti per consumare, per paura d’esser consumati.
Sembra che la vita abbia perso significato, oggi, pochi vivono per vivere, molti per consumare, per paura d’esser consumati.
Cerca di vivere, la vecchiaia arriva da sola.
Ci sono momenti in cui bisogna ritirarsi in silenzio e meditare, lasciando tutto e tutti fuori dal proprio mondo!
Mi era stato detto di non cogliere le mele perché appartenevano non so bene a chi. Proprio per questo ne ho colta una e mi è piaciuto rubarla e l’ho addentata di nascosto e il sapore era così diverso dagli altri, così nuovo, quasi divino. E a quel punto, non so chi, mi ha detto che avrei partorito con dolore e che la mia vita non sarebbe stata facile, che avrei dovuto soffrire solo per mostrare la mia esistenza. E così è stato. Sempre in ombra, sempre comparsa, sempre figlia di un Dio minore. Strega, demonio e poi puttana: bruciata sui roghi dell’ignoranza, condannata da un credo cieco e deforme, additata da una società isolata nei sui limiti crudeli e abietti. E adesso sono qui, con la mia vita e con la mia mela in tasca che addento, ogni tanto e ogni morso è un passo avanti, ogni morso è una parte di me che esce fuori, con un sorriso. Firmato: una donna qualunque.
Ti guardo negli occhi, riesco a capirti, e arrivo alla conclusione che gli stessi occhi sono dei bravi attori.
È come se la nostra vita fosse una corsa lungo i binari della nostra esistenza. Alcune viaggiano nella stessa direzione ma su percorsi diversi. Ad un certo punto si incontrano, si scambiano e si dividono nuovamente per poi percorrere nuove strade. Talvolta le coincidenze con altre vite ci invitano a scendere per cambiare treno, ma preferiamo rimanere a guardarlo passare, fino a che diverrà solo un puntino che forse sparirà per sempre dietro il nostro orizzonte. E “ci sono treni che passano una sola volta nella vita”
La vita non “calza mai a pennello”, ma sta a noi decidere quale taglia indossare ogni giorno.