Damiano Villi – Tristezza
Fino a qualche giorno fa i tuoi occhi erano le finestre per affacciarmi al paradiso, ora sono le porte che mi indirizzano dritto all’inferno.
Fino a qualche giorno fa i tuoi occhi erano le finestre per affacciarmi al paradiso, ora sono le porte che mi indirizzano dritto all’inferno.
Nello specchio non vedo nessuno, nessuno che io voglia.
Quante volte ci ritroviamo soli, faccia a faccia col dolore, a fissare le tenebre, nel tempo infinito di una lacrima.
Gli parlavo col cuore, ma non poteva ascoltarmi: il suo era solo un muscolo che batteva!
La solitudine ci dà il piacere d’una grande compagnia: la nostra.
E stasera ho particolarmente nostalgia di te. Guardo il cellulare per vedere se mi arrivano tue notizie, ma tutto tace. Sono tentata a farti uno squillo o a mandarti un messaggio, ma so che non vorresti e allora soffro in silenzio, tentando di far tacere il cuore che urla più di quanto si possa immaginare.
L’infelicità è causata dalla differenza tra apparenza e realtà, fra come percepiamo le cose e come esse sono realmente.