Damiano Villi – Tristezza
Fino a qualche giorno fa i tuoi occhi erano le finestre per affacciarmi al paradiso, ora sono le porte che mi indirizzano dritto all’inferno.
Fino a qualche giorno fa i tuoi occhi erano le finestre per affacciarmi al paradiso, ora sono le porte che mi indirizzano dritto all’inferno.
Chi è infelice di natura, sarà sempre un portatore sano di infelicità.
È Viola il mio cuore, come il cielo in tempo di tempesta. Viola è la tristezza che emana la mia anima e che racchiude tutto il mio essere.
Dimenticare non è facile soprattutto se la sofferenza ti ha turbato l’anima ed ha mutato il tuo modo di affrontare la vita e di vedere il mondo.
Non so cosa mi fa più male: il cuore o il fisico!
Non so come descriverti, non so come parlarti, non so nemmeno come guardarti. Vorrei solo che tu vedessi attraverso i miei occhi. Vorrei solo che tu capissi attraverso il mio cuore. Vorrei solo che tu accettassi quelle parole che ti ho detto. Vorrei solo poterti abbracciare e sussurrarti quanto mi manchi. Un giorno forse accadrà, o forse non accadrà mai, in ogni caso sarà come un film d’epoca, un film in bianco e nero perché il dolore non svanisce e il tempo non si recupera perché il sole ancora non c’è e non so se arriverà.
La solitudine non è stare soli, ma stare accanto alla gente sbagliata.