Daniel Pennac – Amico
La pazienza del consolatore deriva dal fatto che anche lui ha le sue rogne. Piangi, amico mio, tanto siamo tutti nella merda fino al collo e non basterai certo tu a fare alzare la marea.
La pazienza del consolatore deriva dal fatto che anche lui ha le sue rogne. Piangi, amico mio, tanto siamo tutti nella merda fino al collo e non basterai certo tu a fare alzare la marea.
Un’amico è quella persona che si accorge quando perdi te stesso e con le buone o le cattive fà di tutto per rimetterti in carreggiata.
Esistono vari tipi di amici: gli amici veri occupano solo la fine della lista, proprio…
È stupendo voltarsi indietro e scorgere la tua sagoma mio amico che con passo leggero e discreto segui il mio cammino, sapere che esiste un angelo che segue la tua strada, è già questo meraviglioso.
Gli amici ti conosceranno meglio nel primo minuto dell’incontro di quanto gli estranei possano conoscerti in mille anni.
Di te ho ricordi dolcissimini e meravigliosi. Profumati come i tuoi sorrisi e me ne hai regalati tanti. Come le nostre risate vere ed allegre. Come i tuoi occhi rubati al cielo, e che adesso in quel cielo brillano fortissimo. Di te mi rimane tutto, anche se non sei più qui. E sempre, sempre, basta poco, e torna tutto il dolore. Torna la mancanza. E quanto amavi tu la vita, quanto hai lottato tu per difenderla la tua di vita. Fino all’ultimo mi hai sorriso mentre dentro piangevi. E con te ricorda, e stringila, è volata via la parte più bella di me. Adesso qui resto io, a metà dell’anima, con mille ricordi meravigliosi. I tuoi.
Nessuno è così privo di amici da non avere un amico abbastanza sincero da dirgli delle verità spiacevoli.