Daniela Aspa – Comportamento
Occhi di gatto era il mio soprannome da piccola, erano gli occhi di chi mostrava arroganza e mancanza di rispetto per le regole, era un modo per nascondere che in quegli occhi regnava l’amore.
Occhi di gatto era il mio soprannome da piccola, erano gli occhi di chi mostrava arroganza e mancanza di rispetto per le regole, era un modo per nascondere che in quegli occhi regnava l’amore.
Tutte le sere uscivo con i miei “colleghi” di lavoro, bizzarre creature della notte che avrebbero fatto rizzare i capelli a mia madre e alle sua miche della Croce Rossa: ballerine che speravano sempre in un’audizione al Crazy Horse, travestiti che baciavano tutti sulla bocca e ti chiamavano “ma biche” e vecchie checche alcolizzate che tenevano alta la bandiera della décadence.
Aveva modellato le parole, le assomigliavano così tanto da mostrare la sua anima palesemente nuda.
Chi non riesce a convivere con gli altri non capisce che la colpa è dentro…
Lei ha l’anima che fa rumore. Ma non ama i bagni di folla.
Bisogna essere belli dentro per vedere la bellezza negli altri.
Possiamo vivere giorni di gioia, di armonie, di leggerezza. Sentire che il centro del mondo e in quei legami, in quella felicità unica. Poi appena si intromette il maledetto denaro soffia e tutto svanisce. Sono gli interessi che spazzano via tutto loro la forza che non possiamo fermare.