Daniela Husar – Stati d’Animo
Ho una buona memoria, posso perdonare, mai dimenticare, posso sorridere al passato, mai lasciarmi portare nel labirinto della tristezza.
Ho una buona memoria, posso perdonare, mai dimenticare, posso sorridere al passato, mai lasciarmi portare nel labirinto della tristezza.
Meglio in compagnia di me che da solo con te.
Se uno parte di base da una situazione economica molto buona non può dirsi possessore della parola magica, che almeno tra le folle è chiamata “sicurezza”. Nulla è certo e la storia insegna che i castelli di carte, non restano mai stabili a lungo, possono sfasciarsi da un momento all’altro e se uno basa la sua esistenza sulla ricerca e lo spreco di energia unicamente su questa illusione, potrebbe svegliarsi una mattina completamente vuoto e disperato. La propria crescita umana è l’unico grattacielo che ti può portare sempre più in alto e nessun terremoto la farà vacillare così tanto da raderla al suolo.
Non ho il cuore perfetto, nemmeno io lo sono. Non amo in modo corretto a volte. Sono piena di cicatrici chiamate “sbagli” e di insicurezze “figlie di errori”. Sono una frana e potrei, a volte, strillare o piagnucolare. Sono gelosa per istinto e protezione. Ma sono sinceramente e perdutamente presa da te. Libera di sceglierti e di tremare di fronte ai tuoi occhi, al solo rumore delle tue mani che mi frugano l’anima. Prendimi così come sono. Prendimi e… stringimi.
Non avevo più avuto il tempo di specchiarmi. Tutti questi anni, passati senza desideri, senza impulsi. Sola, senza un sorriso. Stamattina mi son detta: che voglia di amare, di gridare, di gioire. Avrei voluto giocare con la mia immagine allo specchio. Non c’è più tempo, dissero i miei occhi. E mentre soffocavo un pianto silenzioso, le mie rughe risolvevano l’enigma della mia disperazione. Quanti anni? Potrebbero essere cinque, come sessanta. Ho soffiato via la mia vita per distrazione, e gli anni mi hanno attraversato dentro, togliendomi ciò di cui più avrei avuto bisogno: la coscienza, la possibilità di una scelta.
Aveva spesso commesso l’errore di seguire il fuoco, bruciando le sue storie. Tutto sommato, nonostante le scottature, era stato un bello spettacolo.
L’animo gentile di quella bella signora, mi rimase impresso come fosse successo ora. La signora prestava aiuto a tutte quelle persone che glielo chiedevano, il unico compenso era un giorno senza aver aiutato in vano. Detto fra noi mi aiutò per curar il mio mal d’amore, e vi riuscì in meno tre ore. La donna fu lieta di essere stata d’aiuto, perso il mal d’amore son tornato sereno e molto più acuto. Nell’ombra mi sembra di scorgere il suo viso, è la donna bella dall’animo gentile e ha un splendido sorriso.