Daniela Husar – Tempi Moderni
Viviamo in un mondo ovattato dove la superficialità abbonda e quello che conta realmente rimane seppellito chissà dove.
Viviamo in un mondo ovattato dove la superficialità abbonda e quello che conta realmente rimane seppellito chissà dove.
L’alcool rende sobria una realtà… così ubriaca di globalizzazione.
Al giorno d’oggi siamo tutti così tirati che le uniche cose gradevoli da spendere sono, i complimenti. Sono le uniche cose che ‘possiamo’ spendere.
La mia generazione trovava eccitante leggere un’edizione della Divina Commedia con le illustrazioni del Doré. Adesso sui muri c’è scritto “culo basso bye bye”. Capisce che è un po’ diverso?
Non può l’uomo solcare mari su zattere alla deriva, cercando briciole di sopravvivenza, ma deve perlustrare la propria terra, scavare intorno a sé, cercando le radici di valori che germoglieranno nella civiltà, albero vitale in costante rinnovamento.
Nell’epoca moderna il sapere è veicolato dalla frammentarietà e in un contesto di vita così labile, non ci fa cogliere l’unità della conoscenza.
Le masturbazioni mentali induriscono il cervello.