Daniele De Patre – Comportamento
Porgimi la guancia. Potrei “schiaffeggiarti”, ma anche “accarezzarti”. Decidi tu se correre il rischio.
Porgimi la guancia. Potrei “schiaffeggiarti”, ma anche “accarezzarti”. Decidi tu se correre il rischio.
Vorrei darti le attenzioni che chiedi. Quelle attenzioni che inutilmente cerchi attraverso le tue provocazioni e lei tue “Manie”. Mi dispiace non essere all’altezza in questo, ma non riesco a vivere la mia vita occupandomi di sprecare il mio tempo in banali concetti ed opinioni di persone dalla vita vuota e la mente fatta di superficialità.
Un popolo che non gioisce è un popolo che non lotta.
Se c’è qualcosa che ti tormenta o preoccupa, non guardare davanti a te; guarda Lassù: troverai chi ti ascolterà sempre.
Ciò che nella vita reale mi ha sempre e ovunque ostacolato è stata la mia incapacità, fin negli anni della vecchiaia, di farmi un’idea autentica della meschinità e della bassezza degli uomini.
Si fa presto a chiudere i conti così come fanno alcune persone. Si fa presto a sbarrare porte e sputare sentenze. È così facile, tremendamente facile, per certe “anime assurde”, formare un buco nero nei ricordi. Io non sono così, io non ce la faccio. Io il dolore lo mangio anche a colazione. Finché non passa. Del tutto.
Quante persone ho fatto piangere? E tutto perché? Per un sogno mai realizzato.