Daniele De Patre – Frasi sulla Natura
In un convento: il canto delle cicale, il cinguettio degli uccelli, il vento tra gli alberi. Questo si che è silenzio.
In un convento: il canto delle cicale, il cinguettio degli uccelli, il vento tra gli alberi. Questo si che è silenzio.
Non importa sapere quante persone ti dicono di volerti bene, ma quali ti vogliono veramente bene, e soprattutto quanto ti vogliono bene.
Nel momento in cui sappiamo di atrocità, violenze, ingiustizie e non facciamo nulla, proprio da quell’istante, possiamo ritenerci complici.
L’uomo ruba spazio alla natura per dare sfogo al suo estro, poi si accorge che senza di essa non ha ragione d’esistere!
Cosa c’è oltre il ponte? C’è chi dice il paradiso, ma io credo ci sia l’inferno. Uno spirito usato, anzi consumato, per costruirsi prole ed esteriorità, è un’illusione. Peggio, forse, il padre ed il maestro che illudono i loro figli, che costruiscono qualcosa con il rapimento e la mensa. Il punto d’arrivo è lo stesso punto di partenza, raso al suolo dalla troppa energia (acqua-fuoco) che lo spirito immette nella realtà. La fonte può diventare termine ultimo di tutte le cose. L’universo è come un albero, che si dirama da un “punto” o “luogo”. Come per tutti gli alberi, troppa acqua lo debilita, se all’apparenza è robusto e bello, all’interno comincia a deteriorarsi, e il suolo dove poggia a cedere, a sfaldarsi. Se “laggiù” c’è una piantagione di alberi, ci sarà la reazione a catena più tremenda che nemmeno un immortale potrà mai immaginare.
Fatti trasportare dal vento in un luogo dove non esistono rumori, dove il volo degli uccelli fa da cornice allo spettacolo della natura, dove il sole con il suo splendore nutre i frutti della terra, dove le tempeste intimidite fuggono altrove, dove l’arcobaleno colora il suo cielo per sempre.
I fiori ci rammentano sempre che si può rinascere dopo l’inverno.