Daniele De Patre – Religione
Un tale disse: “Perdonali, perché non sanno quello che fanno”. Forse, a quei tempi era così; oggi, temo che lo sappiamo benissimo cosa stiamo facendo. “Sarà pianto e stridor di denti…”. Vero Gesù?
Un tale disse: “Perdonali, perché non sanno quello che fanno”. Forse, a quei tempi era così; oggi, temo che lo sappiamo benissimo cosa stiamo facendo. “Sarà pianto e stridor di denti…”. Vero Gesù?
Ho capito che sono tanti ad abbaiare ma pochi sanno mordere. Ho capito che avere un amico è un miraggio. Ho capito che avere qualcuno che ti rispetta è un sogno: ma a volte i sogni si avverano. Ho capito che l’ipocrisia regna sovrana. Ho capito che i farisei del tempo di Gesù, se tornassero adesso, farebbero una “figuraccia”. Ho capito che se tendo la mano c’è chi pretende anche l’altra. Ho capito che amare è un vocabolo in “estinzione”. Ho capito… forse.
Si parla di pace, d’amore, di perdono, di tante cose buone. Si parla, si parla, si parla. Ma la realtà è che il mondo è malato, sta correndo verso la distruzione e la morte, solo perché rifiuta l’unica medicina, l’unica soluzione, Cristo Gesù.
Tu credi in un libro in cui ci sono animali parlanti, maghi, streghe, demoni, bastoni che si trasformano in serpenti, cibo che cade dal cielo, tizi che camminano sull’acqua e ogni tipo di storie magiche, assurde e primitive, e mi vieni a dire che noi siamo quelli che hanno bisogno di aiuto?
Sono uno strumento nelle divine mani.
La vita è tutta un caso.
Questo era il suo modus operandi prediletto, che lo lasciava libero di negare ogni interferenza nel male come nel bene del creato e faceva di lui l’Eterno Presunto.