Daniele De Patre – Vita
Potremo dover combattere cento battaglie, potremmo perderle tutte, ma non c’è nulla di più sbagliato che fuggirle. Forse anche di questo dovremo dar conto. A Dio.
Potremo dover combattere cento battaglie, potremmo perderle tutte, ma non c’è nulla di più sbagliato che fuggirle. Forse anche di questo dovremo dar conto. A Dio.
Ancora una volta nella mischia, nell’ultima vera battaglia che affronterò. Vivi e muori in questo giorno.
Si voltano le pagine del libro della vita. Si voltano e si scrivono cose nuove. Si evita di rileggere a volte quelle dolorose e brutte, ma non si possono cancellare. La vita conosce solo il senso in avanti e non ci da mai la possibilità di tornare indietro. Sono pochi i casi in cui si può tornare sui propri passi e correggere il percorso, ma la cosa certa è che il tempo non cancella comunque le strade sbagliate.
Fanno presto a fare la vittima. Peccato che quando non ci sono più attenuanti il vittimismo serve a ben poco. Io personalmente ho sempre preferito valutare al massimo le mie scelte, ma quando poi le faccio non ci discuto sopra. Non c’è ne vittime ne vittimismo che tenga!
Se il vento non è favorevole o se proprio il vento non c’è, ci saranno i remi, i motori. Oppure si va a nuoto. L’importante è non stare fermi e non restare alla deriva. Ma decidere che direzione prendere.
Le stronzate fatte in passato, sono il concime migliore dei futuri alberi in fiore.
Intravedevo la stanchezza che giorno dopo giorno macinavi tra i tuoi occhi, ti piaceva giocare e amavi vincere.Spiavo il tuo sguardo e in quel momento intravedevo il tuo sputare amaro che perdeva sempre con la voglia di sorridere, era la tua forza per continuare a lottare per un posto sereno, per qualcosa di straordinario che eri convinto esistesse, e il tuo sorriso superava ogni cosa, niente e nessuno era in grado di tenergli testa, riuscivi anche a concederti il lusso di sentirti forte difronte a tutto e tutti.