Daniele Dentico – Vita
Cogliamo l’attimo nella sua impazienza e nella sua fretta per sussurrargli la sua bellezza.
Cogliamo l’attimo nella sua impazienza e nella sua fretta per sussurrargli la sua bellezza.
Gente che va. Gente che viene. Gente che resta?
Anche se la vita la vedi come un bicchiere mezzo pieno, che sia del migliore vino!
La gente che fa la furba non mi è mai piaciuta. Tanto meno chi vuole farmi passare da fessa/o. Io non mi alzo al mattino con l’intenzione di rompere le balle al mondo! Mi alzo la mattina con l’intenzione di vivere il mio di mondo. E chi con giochetti del cazzo, bugie, false maschere prova a mettermi i bastoni tra le ruote rendendo più difficile il mio percorso non fa altro che incentivarmi ad andare avanti.
Contro i sentimenti siamo disarmati, poiché esistono e basta – e sfuggono a qualunque censura. Possiamo rimproverarci un gesto, una frase, ma non un sentimento: su di esso non abbiamo alcun potere.
Tempo, spazio: necessità. Sorte, fortuna, casi: trappole della vita. Volete essere? C’è questo.
Talvolta, quanto più un concetto appare limpido e trasparente nella “mente collettiva”, tanto più esso si delinea come inesplicabilmente volatile e relativo quando profondamente lo si analizza. Si pensi, ad esempio, alla dicotomia “bene” e “male”. Due idee che evocano forze diametralmente opposte e potenti, ma la cui ferma assolutezza tende a svanire quando ne si comprende la finalità unicamente strumentale.
Gente che va. Gente che viene. Gente che resta?
Anche se la vita la vedi come un bicchiere mezzo pieno, che sia del migliore vino!
La gente che fa la furba non mi è mai piaciuta. Tanto meno chi vuole farmi passare da fessa/o. Io non mi alzo al mattino con l’intenzione di rompere le balle al mondo! Mi alzo la mattina con l’intenzione di vivere il mio di mondo. E chi con giochetti del cazzo, bugie, false maschere prova a mettermi i bastoni tra le ruote rendendo più difficile il mio percorso non fa altro che incentivarmi ad andare avanti.
Contro i sentimenti siamo disarmati, poiché esistono e basta – e sfuggono a qualunque censura. Possiamo rimproverarci un gesto, una frase, ma non un sentimento: su di esso non abbiamo alcun potere.
Tempo, spazio: necessità. Sorte, fortuna, casi: trappole della vita. Volete essere? C’è questo.
Talvolta, quanto più un concetto appare limpido e trasparente nella “mente collettiva”, tanto più esso si delinea come inesplicabilmente volatile e relativo quando profondamente lo si analizza. Si pensi, ad esempio, alla dicotomia “bene” e “male”. Due idee che evocano forze diametralmente opposte e potenti, ma la cui ferma assolutezza tende a svanire quando ne si comprende la finalità unicamente strumentale.
Gente che va. Gente che viene. Gente che resta?
Anche se la vita la vedi come un bicchiere mezzo pieno, che sia del migliore vino!
La gente che fa la furba non mi è mai piaciuta. Tanto meno chi vuole farmi passare da fessa/o. Io non mi alzo al mattino con l’intenzione di rompere le balle al mondo! Mi alzo la mattina con l’intenzione di vivere il mio di mondo. E chi con giochetti del cazzo, bugie, false maschere prova a mettermi i bastoni tra le ruote rendendo più difficile il mio percorso non fa altro che incentivarmi ad andare avanti.
Contro i sentimenti siamo disarmati, poiché esistono e basta – e sfuggono a qualunque censura. Possiamo rimproverarci un gesto, una frase, ma non un sentimento: su di esso non abbiamo alcun potere.
Tempo, spazio: necessità. Sorte, fortuna, casi: trappole della vita. Volete essere? C’è questo.
Talvolta, quanto più un concetto appare limpido e trasparente nella “mente collettiva”, tanto più esso si delinea come inesplicabilmente volatile e relativo quando profondamente lo si analizza. Si pensi, ad esempio, alla dicotomia “bene” e “male”. Due idee che evocano forze diametralmente opposte e potenti, ma la cui ferma assolutezza tende a svanire quando ne si comprende la finalità unicamente strumentale.