Daniele Licciardo – Filosofia
Ammiro come si possa mentire appoggiandosi sulla ragione.
Ammiro come si possa mentire appoggiandosi sulla ragione.
Non cercare sempre di avere se prima non riesci ad essere. Se non hai ragione d’essere non sei in ragion d’avere.
Ciò che noi chiamiamo natura è un poema chiuso in caratteri misteriosi e mirabili. Ma se l’enigma si potesse svelare noi vi conosceremmo l’odissea dello spirito, il quale, per mirabile illusione cercando se stesso, fugge se stesso; poiché si mostra attraverso il mondo sensibile solo come il senso attraverso le parole, solo come, attraverso una nebbia sottile, quella terra della fantasia, alla quale miriamo. Ogni splendido quadro nasce quasi per il fatto che si toglie quella muraglia invisibile che divide il mondo reale dall’Ideale, e non è se non l’apertura, attraverso la quale appaiono nel loro pieno rilievo le forme e le regioni di quel mondo della fantasia, il quale traluce solo imperfettamente attraverso quello reale. La natura per l’artista è non piú di quello che è per il filosofo, cioè solo il mondo ideale che apparisce tra continue limitazioni, o solo il riflesso imperfetto di un mondo, che esiste, non fuori di lui, ma in lui.
È nella Prova che Ti Priva,che l’Uomo del Cor scorgerà la Riva.Al Cor Arriva solo chi ne scorge la Riva.
Bisognerebbe ricordare l’umiltà e, nel tempo che resta, preoccuparsi della sostanza delle cose.
Ci sono silenzi che attendono l’arrivo di una spiegazione, per poter spegnere il tormento di quei perché senza senso.
Se ami te ami pure il prossimo ma se non hai amore per te non puoi amare altri.