Daniele Tartaglione – Desiderio
Quando un desiderio muore, diventa un sogno o un incubo.
Quando un desiderio muore, diventa un sogno o un incubo.
Un dolce ricordo s’annida nella mia mente, arriva sulle note di una melodia, mi stringe a se e mi parla di noi, languide carezze. Labbra ardenti assaporano, ci portano all’inizio del estasi. Il culmine della passione è sentirci uno nell’altro, ogni movimento è un delirio per i sensi, un continuo prenderci e lasciarci. Il nostro inferno è anche il nostro paradiso. Ricorda, sogna, rivivi il nostro tormento.
Si potesse fare la muta come i serpenti e buttare tutto quello che ti si è appiccicato addosso, sarebbe una gran cosa, ricominciare da capo con una pelle nuova.
Non smetterò mai di attenderti, perché so che esisti: ti voglio nella mia vita, affinché si tramuti… nella “nostra vita”.
Santa fortuna che vegli sugli uomini senza virtù, vienimi a trovare.
La cosa più straziante del morire di desiderio è che non si può morire di desiderio.
In attesa di non sol qual turbine, che mi smuovi da dentro…