Daniele Tartaglione – Morte
Sappiamo che tutto scorre, il tempo, l’acqua in un fiume, il sangue nelle nostre vene. E viviamo tutta la nostra vita chiedendoci cosa ci sia alla fine di tutto questo scorrere.
Sappiamo che tutto scorre, il tempo, l’acqua in un fiume, il sangue nelle nostre vene. E viviamo tutta la nostra vita chiedendoci cosa ci sia alla fine di tutto questo scorrere.
È la morte, è la vita: siamo noi, vampiri. È il sangue, nel sangue: la sua morte, la mia vita. La nostra dannazione.
Quando arriva la morte non trova nessuno ad aspettarla.
Alcune cose restano impresse sotto le palpebre; ciò ci ricorda che, anche se chiudiamo gli occhi, non svaniscono.
Ogni tanto mi perdo tra l’aldiqua e l’aldilà, poi mi ritrovo e scopro che è ora di svegliarmi e pizzicarmi per sapere se sono ancora vivo.
Se tu sai il mio nome, un giorno ci rivedremo in cielo e potremo ancora stare insieme.
Se dovessi scegliere la mia morte, vorrei morire in sonno; durante la riproduzione di un sogno, dimenticarmi di tutto quello che è realtà e che è stato a me attorno.