Daniele Tortorella – Vita
La fine di una vita dà alla luce una nuova vita molto più rigogliosa.
La fine di una vita dà alla luce una nuova vita molto più rigogliosa.
La cerchiamo ovunque, nei libri che raccontano favole, tra le note di una canzone. La rincorriamo nei sogni che facciamo di notte quando spegnendo la luce fantastichiamo ad occhi aperti… e invece, succede che la trovi e che lei ti rapisca mentre cammini o corri lungo la strada che passa davanti casa tua. Perché se non fosse inaspettata, rara e di certo non cercata, ma solo sognata, ma che razza di Magia sarebbe?
Non amerò più l’amore, non amerò più il lavoro, non amerò più le emozioni e i sentimenti, non amerò più il mio ego, non gli correrò più dietro. Amerò solo ed esclusivamente la Vita… perché solo Lei mi può regalare il meglio di tutto questo.
Anche il vivere, nella miseria è un insulto.
Sacrificarsi per un futuro migliore o vivere il presente senza garanzie, per il dopo. Ma la vita è veramente come il gelato biscotto vaniglia e cioccolato? Io preferivo la vaniglia, allora iniziavo a mangiarlo dal cioccolato, così me la tenevo per la fine. Da vero cattolico mettevo il sacrificio davanti e la goduria dopo. Una volta a metà mi è caduto, proprio quando dovevo mangiare la vaniglia… ploff! Per terra. Una volta solamente. E se la mia vita fosse proprio quella volta?
Il teatro della vita è una grande esplosione di filosofia, psicologia. nulla le sfugge, quando se qualcuno ecco che lei cambia le regole affermando che oggi come oggi il gioco di ruolo avvolge maschi e femmine nell’uguagliare avvicinandosi al sesso opposto. L’una per la indipendenza e la padronanza della vita come di se stessi, l’altro per elogiare quella bellezza che nell’arte veniva sempre raffigurato nei nudi di donna.
Nella vita le grandi sfide o si vincono o si perdono, molto dipende da quanto di noi siamo disposti a investire per combattere e vincere.