Dante Alighieri – Carità
[…] E ‘n la sua volontade è nostra pace:ell’è quel mare al qual tutto si moveciò ch’ella cria o che natura face.
[…] E ‘n la sua volontade è nostra pace:ell’è quel mare al qual tutto si moveciò ch’ella cria o che natura face.
Il Natale è per sempre, non soltanto per un giorno, l’amare, il condividere, il dare,…
Lo viso mostra lo color del cuore.
La carità è borghese, è un costume rabberciato, indossato per l’occasione, squallida come un signorotto che si toglie i guanti nel bel mezzo della piazza, mette le mani in tasca e lascia scivolare qualche spiccio nel cappello del barbone, guardandosi bene dallo stringere la mano o toccarlo. La carità è una beffa, sostituisce gli stati sui diritti che dovrebbe assicurare, ma non sostituisce la dignità e assicura lunga vita ai disonesti.
L’ipocrisia è legger poesia, ed evitare un mendicante per la via.
Una delle caratteristiche di una personalità veramente grande è la disposizione a voler servire.
Le peggiori forme di analfabetismo e di ignoranza che ho conosciuto nel mondo sono quelle della mancanza d’Amore e di Carità. Rare e preziose sono le persone che hanno un cuore da 110 e lode, capaci di accogliere, condividere, donare, aiutare, e di costruire dove altri distruggono.