Dante Alighieri – Comportamento
Ciascun confusamente un bene apprendenel quale si queti l’animo, e desidera;per che di giunger lui, ciascun contende. (Purgatorio XVII 127)
Ciascun confusamente un bene apprendenel quale si queti l’animo, e desidera;per che di giunger lui, ciascun contende. (Purgatorio XVII 127)
Parole e pensieri. Ossia l’ipocrisia regna sovrana. Visita al capufficio ricoverato in ospedale: “caro dottore, la vedo ristabilita, l’attendiamo il più presto possibile in ufficio.” Mi sembra più morto che vivo, meno male così si può finalmente respirare in ufficio. Auguri di compleanno alla zia, ricca e taccagna: “auguri, cara zietta, cento di questi giorni.” Si, proprio cento giorni ma non uno di più, così finalmente ci pappiamo il patrimonio che hai accumulato. Al condomino del terzo piano: “condoglianze signor Antonio, mi dispiace veramente molto per sua moglie così brava, giovane e gentile.” Finalmente, era ora, così la vecchia megera potrà fare i suoi dispetti da un’altra parte. La lista sarebbe chilometrica, anzi senza fine. Ognuno ci aggiunga parole e pensieri propri.
Qualcuno sa spiegarmi perché quando i miei compagni, amici o colleghi sbagliano io li applaudo…
Per il male che sanno fare certe persone non meritano la tua comprensione, ma la tua compassione.
Un centesimo per ogni cattiveria che ho subito, e potrei comprarmi una Ferrari.
Certe volte faccio delle cose che mi chiedo perché le faccio, e mentre le faccio…
Vorrei per una volta dimenticarmi le regole del giusto vivere. Dimenticarmi l’educazione, i sani principi…