Danut Gradinaru – Filosofia
La solitudine è come uno specchio…Lo guardi.Gli parli.Non ti risponde.
La solitudine è come uno specchio…Lo guardi.Gli parli.Non ti risponde.
Onore o disonore, ne renderai conto solo al tuo cuore, è nella cella celata che la verità ti sarà svelata.
Nessuna verità è certa e definitiva, ma è soltanto la sensazione più forte e nitida che abbiamo in quel momento.
Il “tempo soggettivo” di ognuno è limitato dal “tempo oggettivo”, il quale meccanismo è fatto dalla misura e precisione perfetta di ogni periodo. Oggettività che “rode” la soggettività, quando il vissuto è macchinoso o evanescente. C’è un margine di libertà personale, è il vivere più “carpe diem”, e i momenti più intensi. Ma sia il tempo oggettivo che quello soggettivo non durano tutto il tempo, e quindi può esserci dell’altro.
Esiste il concreto pericolo che sia tutto un semplice miscuglio di materia. Chimica e fortuna. Un caos più o meno ordinato. Un caos che, forse, risponde solo a sé stesso. Così inteso, il “caos”, rimanda ancora una volta al metafisico. Si tratta, forse, di un altro modo per non ammettere che la realtà materiale ci spaventa poiché non siamo in grado di capirla?
Se riesco a camminare da solo, non devo più essere in compagnia.
Amo le opinioni di tutti, adoro ogni punto di vista e tutte le teorie della vita perché mi arricchiscono di un bene prezioso che nessuna esperienza può darmi.