David Grossman – Libri
Ti scrivo soltanto e ne ho già nostalgia.
Ti scrivo soltanto e ne ho già nostalgia.
Era una sensazione davvero strana e tormentosa, quando il tuo daimon si metteva a tendere al massimo il legame che lo univa a te; in parte un dolore fisico nel profondo del petto, in parte profonda tristezza, e amore. E sapeva che era lo stesso per lui. Tutti ci provavano, quando crescevano: controllavano di quanto potevano riuscire ad allontanarsi, e poi tornavano insieme, con intenso sollievo.
Certi sabati sera ho una smodata voglia di trasgressione e anticonformismo, ecco perché resto a casa a leggere sul balcone vista mondo, spiato da una luna calante, cullato da un silenzio crescente.
Colpiscimi, subito, per asprezza ma in purezza. Ridammi, subito, un immobile “senso del dovere” che sappia con abile presunzione esprimere il senso alle cose. Raccontami una storia, la più dolce e violenta, per riderne insieme, uno accanto all’altra. Inventiamo un mondo lieve e distruttivo, restiamo mano nella mano, “parliamo d’amore” (ed è troppo necessario, in questo caso, l’uso delle virgolette), diciamoci “amore” o, almeno sfatti e stanchi proviamoci… magari ascoltando stilemi barocchi o graffi alla Nick Cave, leggiamo Ariosto e Benjamin, guardiamo Robert De Niro e Jean Gabin. Insomma doniamoci immagini, parole, suoni. Per noi sono cose importanti e non ozioso passatempo. Sai, alle volte, è atroce vivere in silenzio e non parlare con i propri angeli.
Come fu bello, e come fu grande la nostra passione.Così grande che le cellule del mio corpo ne sono ancora imbevute, come una spugna che conserva l’acqua marina che la nutrì.Perché dopo, mia cara, è stata solo acqua dolce, spesso dolciastra, e che senso ha, mi chiedo, vivere ancora senza che nessun sale ravvivi il mio palato?
Io penso una cosa, figliolo. La persona giusta s’incontra una volta sola nella vita. Quando la trovi, tienila stretta. E non importa cosa ha fatto in passato. L’unica cosa che conta è di non perderla.
Un romanzo è l’aforisma del pigro.