David Grossman – Libri
Tu devi, devi credermi. Io mi rivelo solo al secondo sguardo, o al terzo, mai a quello che effettivamente mi osserva.
Tu devi, devi credermi. Io mi rivelo solo al secondo sguardo, o al terzo, mai a quello che effettivamente mi osserva.
Il diario di un angelo si trova nelle sue ali.
In un libro le parole volano, come libere farfalle, nel cielo dell’immaginazione.
Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro l’inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.
“Come! Non è il signor d’Artagnan?” Esclamò il commissario.”Nemmeno per sogno!” Rispose Bonacieux”come si chiama questo signore?””Non posso dirvelo. Non lo conosco””Come! Non lo conoscete?””No””non l’avete mai visto?””Si che l’ho visto, ma non so come si chiami”.”Il vostro nome?” Chiese il commissario ad Athos.”Athos” rispose il moschettiere.”Ma non è il nome di un uomo questo, è il nome di una montagna!” Esclamò il povero funzionario che cominciava a perder la testa.”È il mio nome” disse tranquillamente Athos.”Voi siete il signor d’Artagnan”.”Io?””Si, voi””non è esatto. Hanno detto a me: Voi siete il signor d’Artagnan. Io ho risposto:” Credete? “. Le guardie hanno strillato che ne erano certe e io non ho voluto contrariarle. D’altronde avrei potuto ingannarmi”.
Un sentimento di rabbia simile all’eruzione di un vulcano, e una tristezza che mi spinge a vomitare sangue.
Ho letto alcuni libri che vengono definiti “cinici”, prevedo tuttavia che quando sarà in commercio questo libello, per quei libri dovranno trovare un’altra definizione.