Davide Capelli – Accontentarsi
Detesto quando mi dici: te l’avevo detto! È vero… me l’avevi detto, ma io almeno l’ho fatto!
Detesto quando mi dici: te l’avevo detto! È vero… me l’avevi detto, ma io almeno l’ho fatto!
Perché non mi accontento di una vita normale, a me piace esagerata negli attimi che mi regala. Quelli vissuti quando sono con te, quelli pensati lontano da te e tu sei padrona della mia mente, quelli scanditi dai battiti del cuore mentre i nostri corpi si uniscono. Quegli attimi spensierati a guardarci negli occhi in una cameretta, mentre una musica in sottofondo sprigiona nell’aria parole d’amore. Voglio vivere di questi attimi oltre ogni logica, perché l’amore anche nella sua complessa logicità è illogico.
Spesso ci complichiamo l’esistenza nel cercare di ottenere a tutti i costi qualcosa. Ma dovremmo chiederci a volte se è davvero per noi così importante ottenerla e se la risposta e sì, andare avanti, se è no fermiamoci, non ostiniamoci, non sempre possiamo ottenere tutto.
Sarebbe bello se fossi una nuvoletta e vivere solo di sogni, ma dobbiamo tener conto che quando dentro abbiamo la vita, abbiamo la forza di essere tenaci e fiduciosi, può anche venire a bussare alla porta quel vento gelido che sussurra insistentemente, ma noi lo mandiamo via, gli facciamo cambiare rotta, facciamo sì che si disperdi nel nulla, perché la voglia di vivere è così forte, quella luce brillante è così accecante, che nulla può spegnere quella speranza che batte nel cuore ad ogni sospiro. L’uomo si abitua a tutto: anche ai propri dolori. Ma è sempre splendido alzare gli occhi al cielo e guardare le stelle, quasi come recitare una preghiera, nell’attesa che qualcosa cambi e la prossima volta alzare gli occhi al cielo per ringraziare.
La scelta giusta non è sempre quella che ti fa star bene.
È l’anticamera che scoccia, non la morte.
Il nostro grande desiderio d’amore ci porta a desiderare di essere insostituibili nel cuore di qualcuno, ma la vita stessa ci porterà, inevitabilmente, ad essere facilmente sostituiti.