Davide Capelli – Anima
Vedere nel buio dilatando le pupille è fin troppo facile… devi riuscire a vedere nell’oscurità dilatando il cuore!
Vedere nel buio dilatando le pupille è fin troppo facile… devi riuscire a vedere nell’oscurità dilatando il cuore!
Il silenzio è l’assolo dell’anima.
Ci sono respiri che prima di uscire fanno sopralluoghi in tutti gli angoli dell’anima.
Pronto a farmi scrivere, incidere, cucire sulla pelle stralci di anima, ancora una volta, emozionato e ansioso come fosse la prima!
Ma poi, alla fine, non raccontiamoci balle… se vuoi vivere una vera passione è la pelle quella che conta!
Il tuo sguardo, quando mi specchio in lui, mi abbandono nella profondità della tua anima.
Ho guardato indietro, girandomi non ho visto che le mie impronte, ho pensato tu fossi così leggera da farle volare via col vento. Poi ho tornato ad aprire gli occhi, eri molto più avanti, quasi ad aspettare.
Il silenzio è l’assolo dell’anima.
Ci sono respiri che prima di uscire fanno sopralluoghi in tutti gli angoli dell’anima.
Pronto a farmi scrivere, incidere, cucire sulla pelle stralci di anima, ancora una volta, emozionato e ansioso come fosse la prima!
Ma poi, alla fine, non raccontiamoci balle… se vuoi vivere una vera passione è la pelle quella che conta!
Il tuo sguardo, quando mi specchio in lui, mi abbandono nella profondità della tua anima.
Ho guardato indietro, girandomi non ho visto che le mie impronte, ho pensato tu fossi così leggera da farle volare via col vento. Poi ho tornato ad aprire gli occhi, eri molto più avanti, quasi ad aspettare.
Il silenzio è l’assolo dell’anima.
Ci sono respiri che prima di uscire fanno sopralluoghi in tutti gli angoli dell’anima.
Pronto a farmi scrivere, incidere, cucire sulla pelle stralci di anima, ancora una volta, emozionato e ansioso come fosse la prima!
Ma poi, alla fine, non raccontiamoci balle… se vuoi vivere una vera passione è la pelle quella che conta!
Il tuo sguardo, quando mi specchio in lui, mi abbandono nella profondità della tua anima.
Ho guardato indietro, girandomi non ho visto che le mie impronte, ho pensato tu fossi così leggera da farle volare via col vento. Poi ho tornato ad aprire gli occhi, eri molto più avanti, quasi ad aspettare.