Davide Capelli – Stati d’Animo
Tu uccidi e tra qualche anno nessuno si ricorderà più di te, io scrivo e diverrò immortale.
Tu uccidi e tra qualche anno nessuno si ricorderà più di te, io scrivo e diverrò immortale.
Possiamo essere chiunque ma abbiamo bisogno degli altri per essere i migliori.
Sono nato senza vestito, la mia pelle mi custodiva, mi sentii ricco: ero fortunato, ero vivo. La mia stella brillava come gli occhi di chi mi amava, ora, cresciuto guardo fuori dalla finestra, l’umano mondo è distratto. Vedo la povertà: è scolpita nei cuori. Dov’è la ricchezza sensibile dell’essere. D’innanzi alle tragedie sento un grido: sono fortunato, sono vivo.
Era di una bellezza crudele che al sol guardarla mi strappò il cuore dal petto senza toccare l’armatura.
I grandi dolori sono come i grandi amori: non si scordano mai.
Capirai che le lacrime non si buttano via, ma si donano solo a chi le merita.
Cosa ti piacerebbe? Essere felice da avere la nausea e vomitare felicità, starnutire felicità e mischiarla a tutti, avere il virus della felicità tanto da infettare solamente allo sguardo il prossimo e vederlo sorridere.