Davide Capelli – Tristezza
Dura è la notte insonne… leggo, scrivo, penso, piango… rileggo, riscrivo, ripenso…
Dura è la notte insonne… leggo, scrivo, penso, piango… rileggo, riscrivo, ripenso…
I suoi occhi sono come vetrine, su cui scivola la pioggia.
Non vivere pensando al domani, disperati dell’oggi.
E poi la solitudine diventa ridicola anche ai tuoi occhi, perché ami, ami qualcuno che sai mai ti amerà.
Che stupido che sei Cuore mio, Batti per chi ti fa sanguinare incessantemente.
Quando chi legifera guadagna in un solo giorno molto più di quel che guadagna un operaio in un mese di lavoro in catena di montaggio, lo scollamento tra politica e società è già avvenuto ed è irreversibile.
È assolutamente vero: ho capito che ci soffri di meno se non ti aspetti niente.